Durante l’estate, alcuni abitanti della zona attorno a Piazza Trento Trieste, utilizzando la pagina Facebook RiprendiamociPiazza Trento e Trieste, hanno condiviso la loro amarezza nel vedere le zone che abitano trasformarsi in luoghi non accoglienti. Da un loro incontro è nata la proposta di organizzare delle attività per ricreare una socialità in quella piazza, uno sguardo illuminato verso ciò che si può fare per vivere meglio gli spazi della città, non sentirsi soli e sottrarre i luoghi vissuti dai cittadini all’abbandono e alla delinquenza, espressioni di un crescente disagio sociale che richiede risposte strutturali e non può ridursi a mere misure di ordine pubblico.
Ieri era stato fissato l’incontro per avvicinarsi all’arte dell’uncinetto ma organizzatori e partecipanti non hanno più trovato le panchine in piazza, che erano state tutte rimosse al mattino. Oggi c’è una piazza senza un posto a sedere.
L’Amministrazione Comunale ha agito senza avvisare nessuno, compresi quei cittadini che la piazza la vivono e vogliono restituirle nuova linfa condividendo progetti e azioni comunitarie. Dopo l’iniziale arrabbiatura non ci si è persi d’animo e i partecipanti al corso di uncinetto hanno recuperato qualche sedia dalle proprie case e si sono messi a lavorare insieme nella piazza. Tra un punto catenella e l’altro è stata condivisa l’incredulità nella scelta fatta dall’Assessore Lamiranda e dal Sindaco Di Stefano che non hanno accolto nessuna delle richieste avanzate per migliorare la vivibilità di un quartiere.
Se Sindaco e Assessore invece di garantire la sicurezza pensano di rimuovere i problemi eliminando le panchine a questo punto dobbiamo pensare che la loro futura riqualificazione nel 2024 sia l’asfaltatura dell’intera piazza Trento e Trieste?