Il piano strisce blu: si salvi chi pass!

A partire dal 1 di giugno la Giunta Comunale ha modificato alcune regole del piano strisce blu prevedendo:

un nuovo pass di € 48 annui per i lavoratori residenti o per chi ha un interesse privato in un ambito diverso dalla residenza;

strisce bianche con disco orario nelle zone “cuscinetto” dove i residenti potranno parcheggiare senza limiti solo se pagheranno il pass annuale altrimenti quelle saranno zone da 30 minuti anche per loro;

nuovi parcheggi a pagamento che potranno essere usati solo con i pass annuali;

un aumento del numero degli stalli a strisce blu e delle ore di sosta a pagamento 7.30-19.30.

In sostanza se non paghi un pass annuale tra quelli presenti, sei spacciato! Ma ricorda che il tuo pass ti permette di cercare parcheggio solo nel tuo quartiere e non in tutta la città!

Per altro l’aumento previsto dei parcheggi aumenta l’importo che incassa il concessionario di circa € 505.000,00, ma il canone incassato dal Comune resta invariato. Non solo!

Nel primo semestre il concessionario che gestisce i parcheggi ha ottenuto il rinvio della rata trimestrale di canone: si tratta di 225.000 euro che il Comune ha coperto a bilancio con oneri di urbanizzazione. Verrebbe da chiedersi: a discapito di quali altri servizi?

Come Città in Comune ci siamo chiesti: che senso ha parlare di parcheggi senza legarli a un ragionamento sulla mobilità? I parcheggi funzionano come dissuasori di traffico solo in sinergia con strategie fondamentali:

-un trasporto pubblico urbano efficiente in tutto il territorio mentre resta ancora carente nelle “solite” zone;

-il completamento dei lavori della M1 per portare fuori da Sesto il traffico pendolare;

-l’incentivazione all’uso della mobilità dolce con una seria rete di ciclabili e di servizi a loro sostegno (noleggio, parcheggi e bici-officine);

-l’istituzione di zone a 30KM/orari e servizi diffusi per una città a 15 minuti in ogni quartiere;

-l’istituzione del pedibus per le scuole;

Resta poi un diffuso e spiacevole ricorso ai parcheggi selvaggi (doppia fila, sopra le ciclabili, davanti ai carrai, ecc.) a dimostrazione che non c’è pass che tenga se non esiste un adeguato controllo.

Ci sembra quindi che l’ obiettivo della Giunta non sia ridurre l’inquinamento, ma fare cassa a favore del concessionario e a discapito del cittadino sestese.